Capitelli, pilastri, mensole, iscrizioni e l'architrave di un pozzo cinquecentesco dal chiostro dell'abbazia di San Giuliano evocano le architetture della Rimini cinquecentesca: chiese e palazzi, in stile classico, andati quasi completamente perduti, che connotavano la città rinnovata nelle sue piazze principali, nelle sedi della nobiltà, negli edifici religiosi.
Della varietà del panorama artistico sono anche testimoni una targa in maiolica raffigurante la Madonna con il Bambino e Santi, opera di una delle numerose botteghe ceramiche riminesi, e due dei nove arazzi (sette con episodi della vita di Semiramide e due con le storie di Salomone) provenienti dai palazzi pubblici, opera di scuola fiamminga.