L'affermazione di superiorità da parte della classe nobiliare, oramai indebolita, è presente nelle modeste espressioni figurative del Settecento, in parte costituite da ritratti e da stemmi nobiliari.
Protagonisti sono gli esponenti delle famiglie notabili cittadine e i rappresentanti del clero ritratti nelle loro vesti sontuose e con gli attributi propri dello stato sociale. Fra i personaggi Filippo Ricciardelli (deposito della cassa di Risparmio di Rimini), ritratto nel 1662 da Pier Francesco Cittadini, il conte Ludovico Bianchetti Gambalunga, discendente del fondatore della Biblioteca civica, Michelangelo Battaglini, abate generale degli Olivetani dal 1687 al 1990, Camillo e Alessandro Marazzani, patrizi riminesi, Mario Bolognetti e Luigi Valenti Gonzaga, cardinali legati di Romagna nella seconda metà del Settecento.