La missione francescana di Aitape (leggi Aitapè) copre un grande quadrilatero che ha per base la costa settentrionale della Nuova Guinea, dal confine con l'Irian Jaya, ai Monti Torricelli, mentre in altezza comprende le regioni del medio e dell'alto corso del Sepik, sino agli Altipiani centrali.
Dal 1952 in questa enorme regione hanno operato una cinquantina di Francescani, un certo numero dei quali inviati periodicamente dalla Provincia emiliano-romagnola di Cristo Re. La presenza francescana si è, in massima parte, concentrata nella fascia collinare dell'Entroterra settentrionale a nord delle montagne oltre le quali si estende il bacino del Sepik. La loro opera è stata, ed è ancora, soprattutto votata all'evangelizzazione e al sostegno materiale e spirituale delle popolazioni locali che hanno subíto e subiscono in modo brusco e traumatico il passaggio dalla cultura del
villaggio al mondo contemporaneo.
Nell'ambito della loro attività missionaria, i francescani hanno avuto modo di raccogliere sul campo, e conservare, un'importante collezione di manufatti appartenenti ai diversi gruppi etnici con i quali sono entrati in contatto. La raccolta riminese, già del Museo delle Grazie, si compone soprattutto di ornamenti e di oggetti d'uso comune legati in gran parte all'orticoltura e attività venatorie, mentre mancano le grandi sculture su legno e le opere più direttamente connesse alle forme religiose tradizionali, salvo talune eccezioni, fra le quali vanno segnalati alcuni oggetti di culto appartenuti a società esclusive femminili
La composizione della raccolta deriva, naturalmente, dalla peculiarità degli interessi dei missionari, mentre la qualità e la ricchezza tipologica delle opere è un'evidente testimonianza della lunga familiarità e della dimestichezza da loro raggiunta con le popolazioni locali, nel corso dei loro lunghi anni di permanenza sul posto.
Fra i missionari italiani che si sono particolarmente distinti nella ricerca etnografica, ricordiamo Antonino Magnani, Emilio Lattenero, Sandro Strohmenger e Stefano Gitti.