La Domus del Chirurgo di Rimini rappresenta uno dei più straordinari siti archeologici del mondo romano, un'autentica finestra spalancata sul passato che ha restituito una testimonianza unica della vita quotidiana e della professione medica nell’antichità. Questo gioiello dell'archeologia, noto in tutto il mondo per il rinvenimento di un eccezionale strumentario chirurgico risalente al III secolo d.C., continua ad affascinare studiosi e visitatori grazie alla straordinaria ricchezza di reperti e alla qualità della sua conservazione.
Dagli scavi, avvenuti in maniera del tutto fortuita nel 1989 durante alcuni lavori di arredo urbano in piazza Ferrari, è emerso un complesso abitativo di straordinaria rilevanza storica e scientifica. La Domus, musealizzata e aperta al pubblico nel 2007, ha rivelato la sua eccezionalità attraverso una serie di apparati decorativi di straordinario pregio: pavimenti musivi perfettamente conservati, pareti in alzato ancora leggibili e persino i crolli dei soffitti, che offrono un'immagine vivida e dettagliata dell'ambiente domestico dell'epoca.
Il vero tesoro di questo sito, tuttavia, è costituito dai circa 150 strumenti chirurgici rinvenuti, oggi custoditi ed esposti nel Museo della Città di Rimini. Si tratta della più ampia e completa collezione di strumenti medici dell’antichità mai ritrovata, a testimonianza della presenza di un medico di elevato livello professionale che operava nella Domus, fornendo cure e interventi chirurgici con tecniche sorprendentemente avanzate per il tempo.
Dopo oltre dieci anni dalla sua apertura al pubblico, l’area archeologica della Domus del Chirurgo ha iniziato a manifestare alcune criticità conservative, rendendo necessario un ampio intervento di restauro e messa in sicurezza dell’intero complesso. Finanziati dal Ministero della Cultura e condotti dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, i lavori di restauro sono stati avviati nel 2018 e hanno interessato, tra gli altri, gli intonaci, le strutture murarie in argilla e i preziosi mosaici della Domus, incluso il magnifico mosaico policromo di Orfeo.
Oggi, un nuovo e significativo capitolo di questo imponente progetto di recupero sta prendendo forma. Da pochi giorni, infatti, è stato aperto un nuovo cantiere di restauro che si concentrerà su un ampio settore della Domus. Gli interventi riguarderanno diversi vani, tra cui il vestibolo, l’atrio, la stanza di soggiorno e la latrina, con particolare attenzione ai loro splendidi mosaici, oltre a numerosi altri elementi architettonici e decorativi.
Ciò che rende questa fase dei lavori particolarmente affascinante per il pubblico è la possibilità di osservare in diretta l’operato dei restauratori, che lavorano con cura e dedizione per restituire alla Domus il suo antico splendore. Il cantiere, infatti, resterà attivo anche durante gli orari di apertura del sito, consentendo ai visitatori di assistere dal vivo all’accurato e meticoloso lavoro di conservazione di uno dei più importanti tesori archeologici della città.
“La Soprintendenza ha condotto negli anni un’analisi approfondita delle criticità conservative della Domus del Chirurgo, permettendo di intervenire in modo mirato per preservare al meglio questo straordinario patrimonio”, dichiara la dott.ssa Federica Gonzato, Soprintendente di Ravenna. “Entro la fine dell’anno, inoltre, verrà avviato un ulteriore cantiere dedicato al settore del palazzo tardo-antico e ai suoi pavimenti musivi, arricchendo ulteriormente il quadro conoscitivo dell’intero complesso musealizzato. La speranza è quella di poter attivare, in collaborazione con il Comune di Rimini, un programma di monitoraggio e manutenzione continua dell’area archeologica per garantirne la corretta salvaguardia nel tempo”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dalle istituzioni locali. “Ringraziamo la Soprintendenza e il Ministero della Cultura per aver reso possibile questo intervento – commentano il Sindaco Jamil Sadegholvaad e l’Assessore alla Cultura Michele Lari –. Si tratta di un tassello fondamentale nel nostro ampio programma di valorizzazione della Rimini storica, che punta sulla conservazione del passato come motore per il futuro della città. Questo progetto si inserisce in un più vasto piano di recupero che ha già visto interventi su monumenti iconici come l’Arco d’Augusto, Porta Galliana e il Tempietto di Sant’Antonio da Padova. A breve, inoltre, sarà avviato il restauro del grande affresco trecentesco del Giudizio Universale di Giovanni da Rimini, oltre ai lavori di conservazione e illuminazione del ponte di Tiberio. È un percorso di valorizzazione che continua con entusiasmo e che testimonia l’importanza di tutelare e promuovere il nostro patrimonio culturale”.
I lavori attualmente in corso presso la Domus del Chirurgo sono diretti dalla dott.ssa Annalisa Pozzi, Funzionario Archeologo della Soprintendenza, e affidati alla ditta specializzata Arte & Restauro Srl di Ravenna.
Grazie a questi interventi, la Domus del Chirurgo continuerà a essere non solo un sito archeologico di inestimabile valore storico e culturale, ma anche un punto di riferimento per la ricerca e la divulgazione scientifica, offrendo al pubblico un'esperienza sempre più immersiva e coinvolgente nel cuore della storia romana di Rimini.