Preceduti da due anni di confronti, studio e preparazione, il 27 febbraioprenderanno avvio i lavori che muteranno il volto del primo piano del Museo della Città di Rimini.
Un vero e proprio nuovo inizio che interesserà circa un quarto del percorso espositivo e che ridisegnerà le modalità di fruizione della porzione che va dall’Alto Medioevo al Rinascimento. Tredici nuove sezioni, otto sezioni multimediali per riorganizzare più di centocinquanta opere, tra sculture, dipinti, medaglie e ceramiche.
L’obiettivo è quello di fare del Museo della Città un luogo non solo di apprendimento ma anche di esplorazione, non solo di conservazione ma anche di emozione e stupore, con contenuti più accessibili e comprensibili e un’esperienza di visita più appagante. Nuovi accostamenti tra le opere, l’aggiornamento totale dell’illuminazione, l’integrazione con sistemi tecnologici renderanno questa parte del museo moderna e immersiva. Un nuovo itinerario narrativo cronologico e tematico racconterà vicissitudini, luoghi, personaggi e interpreti delle varie epoche, con particolare riferimento alla Scuola riminese del Trecento e al Quattrocento, ricucendo il filo della narrazione con le sale del piano terra, dedicate al periodo tardo-romano, per aprire, poi, verso la parte del museo dedicata al Cinquecento e ai secoli successivi.
È, di fatto, una piccola rivoluzione cominciata qualche tempo fa quando la creazione del PART e il temporaneo spostamento del Giudizio Universale di Giovanni da Rimini hanno stimolato una riflessione sulla centralità del Trecento riminese nelle raccolte museali, la cui importanza per la storia dell’arte trascende l’interesse strettamente locale. Nel 2021 è stata così istituita la “Commissione consultiva per la valorizzazione della Scuola Riminese del Trecento”, promossa dal Comune di Rimini per condividere con la città questo percorso di rinnovamento e alla quale hanno partecipato anche la Diocesi di Rimini e la Fondazione Cassa di Risparmio quali proprietari di importanti opere trecentesche in deposito. La Commissione ha così definito le linee guida del “Progetto di valorizzazione degli spazi relativi al percorso del Trecento riminese”, successivamente trasformato in progetto espositivo dall’architetto Lorenzo Greppi. Nata come focus esclusivo sul Trecento, la progettazione si è allargata fino a comprendere i secoli dell’Alto Medioevo e il raccordo con l’epoca tardo romana, colmando una lacuna nella coerenza del percorso espositivo del Museo.
Inoltre, nel corso del 2022, la Direzione dei Musei, in continuità con la filosofia museografica delineata nel biennio precedente, ha lavorato per ampliare il radicale rinnovamento degli spazi museali investendo anche la Sala del Giudizio e le tre sale malatestiane del primo piano, originariamente escluse dalla riqualificazione, trovando il supporto dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della L.R. 18/2000. Anche i capolavori rinascimentali del Museo, come la Pietà di Giovanni Bellini, saranno quindi riallestiti con una veste nuova e più moderna.
Durante le fasi di cantiere, dal 27 febbraio fino presumibilmente a settembre, il Museo della Città sarà visitabilecon tariffa ridotta e una selezione dei capolavori più importanti, tra cui la Pietà di Bellini, sarà visibile in altre aree del percorso.
Appuntamento quindi in autunno per visitare un luogo in trasformazione che da Museo della Città diventerà sempre più un Museo per la Città.
Informazioni
Tel. 0541 793851 | musei@comune.rimini.it
www.museicomunalirimini.it
Scheda tecnica
Dal Museo della Città al Museo per la Città
Al via i lavori per il nuovo percorso espositivo dall’Alto Medioevo al Rinascimento
Il progetto che interessa la quasi totalità del primo piano dell’ex convento gesuitico ora sede del Museo si suddivide in tre lotti o fasi per un costo complessivo di circa € 640.000 finanziati dal Ministero della Cultura, dal Comune di Rimini e con il contributo della Regione Emilia-Romagna, Piano Museale 2020 – L.R. 18/2000:
La realizzazione del percorso espositivo:
Completamento e valorizzazione del percorso museale Part, Lotto III – Realizzazione del percorso del Trecento Riminese, finanziato dal MiC, all’interno del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali – Annualità 2020” e dal Comune di Rimini per la parte di adeguamento impiantistico ed edilizio, curato dal Settore Facility management.
Il progetto prevede opere di allestimento museale integrato, comprensive di opere di allestimento, opere di grafica, sistemi illuminotecnici, opere di microallestimento, efficientamento energetico e adeguamento degli impianti meccanici esistenti a cura della Società in house Anthea srl, opere di adeguamento degli impianti esistenti elettrici a servizio dell’allestimento.L’intervento culturale di investimento di completamento del percorso espositivo, finanziato dal Comune di Rimini curato dal Settore Sistemi Culturali di Città, prevede: acquisto e posa in opera delle attrezzature tecnologiche per le postazioni multimediali nonché lo sviluppo e l’elaborazione dei relativi contenuti, attività di disallestimento e ricollocazione delle opere attualmente esposte al primo piano, nonché di movimentazione e pulitura delle opere custodite nei depositi o in altri sedi museali, acquisto e posa dell'impianto illuminotecnico e degli arredi della Sala del Giudizio.
Rinnovamento delle sale malatestiane, finanziato dal Comune di Rimini con il contributo della Regione Emilia-Romagna, Piano Museale 2020 – L.R. 18/2000, annualità 2022.
Progetto museografico
Per la fase 1:
Commissione consultiva per la valorizzazione della Scuola Riminese del Trecento composta da Silvia Moni (Dirigente del Settore Sistemi culturali di città), Orietta Piolanti (Archeologa, esperta di didattica museale, già funzionario presso i musei comunali), Annamaria Bernucci (Storica dell'arte, istruttore amministrativo presso i Musei comunali), Serena Amati (Storica, istruttore amministrativo presso i Musei comunali), Francesca Minak (Archeologa, istruttore amministrativo presso i musei comunali), Alessandro Giovannardi (Responsabile Ufficio Cultura Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, docente di Arte sacra e di Iconografia e Iconologia presso gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Rimini), Oreste Delucca (Studioso, esperto di archivistica e storia medievale riminese), Johnny Farabegoli (Architetto, consulente della Commissione di Arte Sacra della Diocesi di Rimini); Massimo Pulini (Storico dell'arte, docente di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna), Luisa Tori, (Storica dell’arte, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini).Per le fasi 2 e 3:
Giovanni Sassu (Direttore dei Musei e culture extraeuropee), con Serena Amati, Annamaria Bernucci e Francesca Minak (Musei Comunali)
Progetto e lavori di allestimento espositivo e consulenza museografica e multimediale per la fase 1
- Responsabile Unico del Procedimento: Chiara Fravisini (Dirigente del Settore Facility Management)
- Progetto: Lorenzo Greppi, Architetto e Museografo di Firenze
- Direzione Lavori: Marco Raggioli, Cecilia Pruccoli (Architetti, istruttori tecnici presso il Settore Facility Management)
- Sicurezza: Cristiano Vitali, Fabio Canducci (geometri, istruttori tecnici presso il Settore Facility Management)
Direzione lavori fase 2 e 3
- A cura del Settore Sistemi Culturali di Città